Mostra: Can food be art? Fotografie di Salvo D’Avila
A cura di: Lia De Venere
Luogo dell’evento: Sala Silvana Paolini Angelucci
La mostra, curata dallo storico dell’arte Lia De Venere, riunisce una serie di fotografie di nature morte dalla connotazione marcatamente pittorialista, realizzate negli ultimi cinque anni.
Così scrive del suo lavoro la curatrice:
“D’Avila costruisce l’immagine in uno spazio esiguo, trasformando pochi frutti, ortaggi o pesci in apparizioni improvvise che squarciano il buio assoluto dello sfondo, richiamando alla mente le rare affascinanti minimali composizioni del pittore spagnolo Francisco de Zurbarán (1598-1664), giocate su netti e sapienti contrasti tra luci e ombre; oppure li immerge in una luminosità abbagliante, quasi un rimando alla pittura iperrealista di Luciano Ventrone, definito da Federico Zeri “il Caravaggio del XX secolo”. Avvicina ai nostri occhi le coppe e i canestri che li accolgono, posandoli a volte su tovaglie ornate da raffinati motivi decorativi come nei dipinti dell’età d’oro della natura morta nordeuropea o su superfici specchianti che rafforzano il carattere straniante della composizione… Ad accomunare le immagini di d’Avila c’è evidentemente un’attenzione amorevole per le piccole cose che popolano il nostro orizzonte quotidiano e insieme la volontà di sottrarle dal carcere dell’ordinarietà, con l’intento di condividere con chi guarda le proprie emozioni e di conferire all’attimo lo stigma della durata”.
Salvo D’Avila, romano d’adozione dal 2002, nasce in Puglia nel 1968. Sua madre è uno storico dell'arte e insieme a suo padre ha lungamente diretto una galleria di arte contemporanea. Salvo coltiva quindi la passione di famiglia per le arti visive, specialmente per la pittura, avvalendosi di un mezzo - la macchina fotografica - le cui basi tecniche consolida presso la Scuola Romana di Fotografia. I generi nei quali principalmente si cimenta sono quello del ritratto (in particolare di imprenditori e artisti, soprattutto circensi e danzatrici) e la natura morta (con vari soggetti). E' in questo genere che è più evidente la relazione tra la pittura, citata esplicitamente, e l'invenzione personale. La sua mostra d'esordio "immagini rubate all'agricoltura" è nel 2012, in una location romana insolita e suggestiva: il mercato di Campo de' Fiori; ha tenuto mostre personali presso la galleria Le Muse di Andria (2014), l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda (2015) e l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo (2016), l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona (2017), presso la Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura nella sede centrale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a Roma e presso l’Ex Convento di San Francesco della Scarpa di Bari.
www.salvodavila.com
Restaurare qualcosa nell’uso comune, significa riportare un oggetto al suo stato originale, alle condizioni del momento in cui è nato. Molti pensano che questo valga anche per i dipinti e spesso si sente dire che il restauro ha riportato l’opera al “suo primitivo splendore”.
In realtà non è possibile! Compito del restauratore è quello di aiutare i dipinti a “vivere” ogni giorno, conservarli con cura, studiarne i problemi e qualche volta curarli.
Il laboratorio, per bimbi dai 6 ai 10 anni è pensato per avvicinare i partecipanti alla conoscenza della pittura e del restauro dei dipinti. Ogni piccolo restauratore curerà un dipinto che grazie all’aiuto della dott.ssa Tiziana Dell’Omo (ISCR e Restauratrice del museo) tornerà ad essere leggibile.
I bambini apprenderanno le nozioni base di teoria del restauro e potranno realizzare la pulitura di un’opera.
Mostra fotografica aperta al pubblico fino al 17 dicembre
Ti piacerebbe dipingere in un museo come un grande artista?
Ti aspettiamo sabato 14 ottobre dalle 10.00 alle 12.00
al Museo diocesano,
vieni con un adulto che pagherà il biglietto ridotto
e per te l'entrata sarà gratuita.
Ti daremo album e colori per disegnare,
tu porta il tuo entusiasmo e la tua creatività.
Informaci prima
con un messaggio [email protected]
per darci il modo di farti trovare tutto l'occorrente.
Bambini, vi ricordiamo che per disegnare al museo
la prenotazione è obbligatoria.
Dal pomeriggio del 27 Aprile al 2 Maggio si svolgerà presso la sala Paolini-Angelucci
del Museo Diocesano di Velletri la mostra “Velletri 1930: la città tra tradizione e modernità”.
L’esposizione vuole rappresentare la realtà cittadina nella Velletri degli anni trenta del Novecento con l’aiuto di documenti, fotografie e cartoline del tempo provenienti da collezioni private cittadine quali quelle di Umberto Savo, Bruno Pallotti, Roberto Costanzi e da istituzioni che operano nel campo delle tradizioni come l’Università del Carnevale ed che è stata possibile realizzare con il contributo della Banca Popolare del Lazio.
Venerdi 30 Aprile alle ore 17 presso la stessa sala si svolgerà un convegno sulla mostra in cui interverranno il prof. Marco Nocca che presenterà una relazione su “Culla dell’imperatore Augusto: l’immagine di Velletri nel ventennio tra tradizione e modernità”, la prof.ssa Giovanna Aragozzini con “L’Istituto Statale d’Arte “Juana Romani” nel ventennio”, l’ing. Ulisse Provizi su “L’acquedotto consorziale del Simbrivio” e il dott. Umberto Savo presenterà la ristampa della rivista del 1930
“Latina Gens, numero speciale su Velletri”.
Ore 10,00: Visita al museo delle autorità
Ore 11,00: Saluto del vescovo della diocesi di Velletri- Segni Mons. Vincenzo Apicella
Ore 11,15: Saluto del Direttore del Museo Diocesano di Velletri Don Marco Nemesi e presentazione della giornata.
Ore 11, 30: Dott.ssa Sara Bruno, Conservatore del Museo Diocesano di Velletri: Antoniazzo Romano e la cappella dei Santi Eleuterio e Ponziano nella cattedrale di San Clemente
Ore 11,40 Prof. Francesco Federico Mancini, Titolare della cattedra di Storia dell'Arte Moderna e Direttore del Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia: "Pietro Perugino in mostra a Velletri: la "Madonna della cucina" della Galleria Nazionale dell'Umbria".
Ore 12,30 Dott.ssa Anna Germano, Direttrice dei Musei Civici di Velletri: Il Sistema Museale Urbano: premessa essenziale di un’offerta culturale integrata della città.